È successo che di recente sono stato intervistato per il blog “Massive Black Hole” da Andrea Barbosa e abbiamo chiacchierato un po’ della mia vita, della mia musica e dei miei piani per il futuro. Ne è uscita una bella intervista, di cui ti riporto la traduzione qui di seguito. Se vuoi leggere l’originale, la trovi qui.
<<Siamo lieti di presentare Francesco Liccari, un musicista italiano che canta, compone e suona la chitarra. Scopri di più su questo talentuoso cantautore leggendo la sua intervista e ascoltando le sue canzoni!
Per favore dicci qualcosa sul tuo background e da dove vieni.
Sono di Trieste (Italia), una città di confine dove varie culture si mescolano assieme.
Qui ho incominciato a studiare la chitarra classica fin da bambino, sotto la guida del mio maestro, Andrea Massaria (attualmente docente di Jazz presso il conservatorio di Venezia), da cui ho imparato quasi tutto quello che so sulla musica.
E visto che suoni da quando eri bambino, cosa ti ha fatto innamorare della musica?
L’ascolto mi ha fatto innamorare della musica. Ho sempre ascoltato molta musica fin da quando ero bambino. Ho incominciato con gli artisti che ascoltava mio papà (Beatles, Rolling Stones, Pink Floyd) e poi con quelli che ascoltava mio fratello (David Bowie, Queen, Cat Stevens, Fabrizio De André, Donovan). Poi, ho trovato anche i miei gusti personali ascoltando Bob Dylan, Neil Young, Woody Guthrie, Leonard Cohen, Lou Reed, Velvet Underground, Francesco Guccini, Edoardo Bennato, per nominarne alcuni. Ad un certo punto ho sentito la necessità di scrivere delle mie canzoni e così ho fatto.
Hai menzionato diversi dei tuoi cantanti preferiti. Riesci a considerare qualcuno di loro come la tua più grande influenza da seguire nella carriera musicale? Perché?
Sicuramente Bob Dylan mi ha influenzato molto, i suoi testi mi hanno insegnato l’importanza delle parole e dei sentimenti e attraverso la sua musica ho imparato a scrivere a modo mio.
Il secondo grande artista ad aver influenzato la mia musica è stato David Bowie. Mi ha insegnato come cambiare, come rendere la mia musica diversa.
Come cantautore, posso trovare un mio modo di scrivere musica e poi continuare tutta la mia vita con esso o altrimenti posso cambiare, come Bowie ha sempre fatto. Questa è la lezione più importante, non copiare ciò che hai già fatto ma cerca di essere sempre diverso.
Questa è una buona lezione per ogni artista. Suppongo che tu scriva anche i testi e componi le canzoni?
Sì. Adoro creare ogni volta qualcosa di nuovo, scrivendo le giuste parole per la mia musica.
Quando è stata la prima volta che hai suonato dal vivo e come ti sei sentito?
La prima volta che mi sono esibito è stata nel 2009. Il mio progetto da cantautore non esisteva ancora e suonavo in una cover band all’epoca.
Mi sono sentito spaventato e anche emozionato, è stato divertente ma assolutamente terribile da sentire!
La prima volta che ho suonato dal vivo come Francesco Liccari è stato nel 2010. Ho suonato giusto un paio di canzoni che avevo scritto l’anno precedente ma è stata decisamente migliore della mia prima esibizione.
Fantastico. C’è un’esibizione specifica che ritieni sia stata la tua migliore finora? Se sì, dove e perché?
No, non c’è. Sicuramente suonare al Sofar Sounds è stata una bella esperienza e credo anche di aver fatto alcune belle esibizioni dopo che Enrico Casasola si è unito al mio progetto, suonando il basso. Ciononostante non posso giudicare una come la migliore. Di solito mi esibisco cercando di condividere le mie emozioni (attraverso la musica) con il mio pubblico, se ci riesco, quella è una grande performance. Quindi ogni esibizione è diversa, può essere buona o meno, ma una buona performance non può essere meglio di un’altra riuscita bene.
Ha senso. Cosa ti piace di più della tua interazione con i fan? Chi è il tuo pubblico?
Parlare con loro, che sia dopo un concerto o su un social network. È estremamente importante per me poter conoscere il mio pubblico, non solo in generale ma ogni singola persona. Loro mi danno la forza e la motivazione per continuare a suonare. La musica è fatta per essere ascoltata, senza il mio pubblico, la mia musica non avrebbe senso. Mi chiedi chi sia il mio pubblico? Le persone che hanno qualcosa in comune con me e che trovano nella mia musica qualcosa che loro stessi provano. Lo vedo un po’ come un filo invisibile che ci lega assieme l’un l’altro.
È una cosa meravigliosa quando la tua musica entra in risonanza con il tuo pubblico. E da dove trai ispirazione per scrivere la tua musica?
Ovunque, dalla vita reale, dalle storie che sento, dai miei sogni lucidi, dalle emozioni che provo. Un miscuglio di ricordi, di tempo e di irrazionale. L’ispirazione per i testi che scrivo mi arriva come un flusso di coscienza, tutto in una volta.
A cosa stai lavorando ora e quali sono i tuoi piani per il futuro? Dove possiamo trovare e acquistare la tua musica?
Sto lavorando al mio terzo EP. Ti rivelerò il titolo in anteprima, “Four letters: love”. Il suo tema principale sarà ovviamente l’amore. Tuttavia non sarà una raccolta di canzoni d’amore bensì una riflessione su di esso.
Puoi trovare i miei precedenti EP su Soundcloud e puoi comprarli su Bandcamp. Puoi guardare invece alcuni video qui: https://francescoliccari.it/video/
Spero ti piacciano!
Sono sicura di sì e ti ringrazio tanto per averci rivelato il nome del tuo prossimo EP! È fantastico. E c’è qualcos’altro che vorresti aggiungere?
Invito le persone a supportare la musica e i musicisti indipendenti, c’è così tanta musica indipendente lì fuori. Non lasciare che le majors scelgano quale sia la musica giusta per te. E questo vale anche per film, libri e per l’arte in generale. Non lasciare che siano gli altri a decider per te, fallo da solo.
Infine, vorrei ringraziarti per l’intervista!
Grazie per il tuo tempo, Francesco, e ti auguriamo un grande successo nella tua carriera musicale!>>
Spero ti sia piaciuta.
A presto,
Francesco